Un team di ricercatori tedeschi e statunitensi ha scoperto alcune modalità con le quali i batteri intestinali possono esercitare un’azione positiva sui trattamenti per il cancro. Nello studio, pubblicato su Nature, il gruppo ha valutato l'impatto del microbiota intestinale sulla chemioterapia somministrata a pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico.

Una potenziale opzione terapeutica in caso di disfunzione mitocondriale. Così viene definita la somministrazione di Nicotinamide riboside (Nr) in un recente studio condotto dall'Università di Helsinki, pubblicato su Science advances.

Molti credono che il processo di invecchiamento o l'aspettativa di vita siano fuori dal nostro controllo, governati solo dal patrimonio genetico, ma non è così. La chiave è nella pancia, e più precisamente nel microbiota. Prenderci cura della nostra salute intestinale, infatti, contribuisce a migliorare il funzionamento dell'apparato digerente, a combattere i livelli di infiammazione e a stimolare l'efficienza mentale, oltre a costituire un'importante forma di prevenzione oncologica.

Perdere peso e, soprattutto, mantenere il calo nel lungo termine è una delle sfide più impegnative in ambito nutrizionale. Spesso i risultati vengono attribuiti alla forza di volontà del singolo, ma ora una ricerca della Stanford university school of medicine sembra mettere in luce alcuni fattori squisitamente metabolici che condizionano la risposta individuale.

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