In collaborazione con Norsan

Il numero di soggetti caratterizzati da sovrappeso, diabete mellito di tipo 2 e alterazioni della funzionalità epatica legate a un fegato steatosico è in costante aumento. Younossi et Al. nel 2016 [1] indicavano la prevalenza globale di steatosi epatica non alcolica (NAFLD) al 25,24% (CI 95%: 22,10-28,65), con la più alta prevalenza in Medio Oriente e Sud America e la più bassa in Africa.

Spesso, le cause risiedono nell’alimentazione e nello stile di vita, favorenti uno stato di infiammazione silente, anticamera di vere e proprie malattie cardiometaboliche. È importante migliorare l’assunzione dei macronutrienti, ottimizzando l’apporto di sostanze nutritive essenziali che concorrono alla regolazione dell'infiammazione.

Il frutto di avocado Hass (Persea americana) costituisce almeno il 90% degli avocado consumati negli Stati Uniti e la maggior parte di quelli consumati in tutto il mondo. Con una consistenza cremosa, è ricco di acido oleico, fibre, micronutrienti e sostanze fitochimiche. Studi clinici e osservazionali hanno identificato diversi effetti sulla salute dell'avocado Hass dovuti principalmente alla combinazione unica di alto rapporto acido oleico/Sfa, una fibra prebiotica e viscosa multifunzionale, una densità energetica relativamente bassa.

Diversi alimenti come, per esempio melograno, more, lamponi, fragole e mirtilli rossi, sono ricchi di ellagitannini, una classe di polifenoli naturali che, dopo l'ingestione, vengono idrolizzati nell'intestino tenue in acido ellagico, raggiungendo il colon. Attraverso l'azione del microbiota, questo acido viene convertito in urolitine a loro volta ulteriormente modificate dagli enterociti dell'intestino crasso e dal fegato (per metilazione, glucuronidazione e solfatazione) per produrre forme coniugate.

I Disturbi del comportamento alimentare (Dca) possono accelerare i processi di degenerazione retinica nei soggetti diabetici. A suggerirlo, una review pubblicata di recente sul Journal of diabetes & metabolic disorders, che ha preso in esame sette studi, per un totale di 1.162 soggetti coinvolti, tutti mirati a valutare la prevalenza di Dca in diabetici con o senza retinopatia diabetica, una delle complicanze più diffuse e temute legata a una disarticolazione del sistema vascolare in quest’area dell’occhio cruciale per la vista.

Pagina 5 di 15
Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…