Si chiama Nova ed è un nuovo sistema di classificazione degli alimenti messo a punto da un gruppo di ricercatori brasiliani. Il criterio su cui si basa è il grado di processazione industriale: una rivoluzione rispetto agli indicatori che puntano sui contenuti nutrizionali degli alimenti. Nova si sta facendo largo tra i ricercatori, benché qualcuno stia sollevando obiezioni date le discrepanze che emergono sugli stessi alimenti se valutati con sistemi diversi, per esempio basati proprio sui nutrienti indicati in etichetta.

Nei giorni scorsi, a Bruxelles, l'Italia, insieme a Grecia e Repubblica Ceca, ha votato no al testo di conclusioni del Consiglio agricoltura e pesca sul tema dell'etichettatura nutrizionale che avrebbe accelerato l'adozione del Nutriscore francese. I tre paesi hanno anche approvato una dichiarazione comune che ripropone tre principi condivisi in vista di un futuro schema armonizzato europeo di etichettatura nutrizionale che dovrà essere basato su «volontarietà, carattere informativo e non prescrittivo, esclusione delle Dop e Ig».

Anche i Paesi Bassi adottano l’etichetta a semaforo Nutriscore. A partire da 2021, infatti, ovvero dopo avere adattato il sistema di calcolo alle linee-guida dietetiche nazionali, l’Olanda seguirà quanto già avvenuto in Francia, Spagna, Belgio, Svizzera e Germania.

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