La dose giornaliera di Vitamina C raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità è totalmente sottostimata e va rivista secondo le indicazioni negli ultimi anni suggerite dalle più importanti società di nutrizione umana americane ed europee. Il monito giunge dalle colonne dell’American journal of nutrition, in virtù di un’analisi statistica dei dati di una ricerca del 1944, considerata la base delle indicazioni dell’Oms.

Proseguirà sino al 5 ottobre prossimo la campagna “L’Unione Europea sostiene la sicurezza alimentare” #EUChooseSafeFood di Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, promossa dall’Unione europea, con l’obiettivo di incoraggiare i cittadini europei a compiere nel quotidiano scelte alimentari sicure e consapevoli.

Risale al 2010 la data in cui la Commissione europea ha bloccato l’iter di valutazione da parte di Efsa (European food safety authority) dei claims degli integratori a base vegetale (botanicals). Le proteste arrivarono dalle associazioni dei produttori, tra cui Federsalus ed Ehpm (European federation of associations of health products manufacturers), che segnalavano criteri non appropriati nella presa in esame delle sostanze. Il risultato, però, è che, a distanza di 11 anni, la situazione regolatoria è ancora sospesa, creando incertezze al mondo produttivo, normative difformi nei diversi Paesi Ue e, di conseguenza, mercati eterogenei per i consumatori europei.

Non è possibile definire su base scientifica un livello massimo tollerabile di zuccheri negli alimenti. Queste le conclusioni di un gruppo di esperti dell’Efsa chiamati a esprimersi da un gruppo di Paesi Ue. Avviata ora una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 30 settembre, mentre il 21 settembre l’Efsa organizzerà un incontro pubblico per dibattere sul tema.

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