Usa, Fda verso un maggior controllo sugli integratori fuori legge

26 Maggio 2021

Il Council for responsible nutrition (Crn) di Washington ha di recente chiesto al Congresso di affrontare con la Food and drug administration (Fda) il tema della regolamentazione dei prodotti che non rientrano nella rigida definizione di “integratore alimentare”, ovvero che contengono sostanze non dichiarate e proibite, sui quali oggi l’Fda non ha potere di intervento sanzionatorio.

Allo stato attuale, infatti, se un prodotto dichiarato integratore come da etichetta, ma contenente sostanze proibite (steroidi anabolizzanti illegali o farmaci), fuoriesce dalla categoria “integratore”, impedendo così a Fda di intraprendere azioni a riguardo.

Nel novembre 2020, l’agenzia ha identificato prodotti contenenti analoghi del sildenafil, il principio attivo del Viagra. Inoltre, un recente rapporto ha rilevato ben nove stimolanti proibiti in prodotti destinati all’integrazione alimentare. In entrambi i casi, Fda ha affermato di non essere stata in grado di intervenire, in quanto si è trattato di prodotti non contenenti un ingrediente dietetico lecito, sebbene etichettati e commercializzati come tali.

In tale contesto è indiscusso che il vero problema deriva dalla definizione di “integratore alimentare” contenuta nella sezione 201 (ff) del Federal food, drug, and cosmetic act (FD&C Act). Infatti, a differenza di quanto accade per altre categorie regolamentate di prodotti classificati in base all’uso atteso (per esempio, farmaci o cosmetici), per poter regolamentare un prodotto come integratore, esso deve contenere almeno un ingrediente dietetico tra quelli elencati nell’Act, come paventato da Fda.

Il testo della sezione 201 (ff) così recita:

“(ff) Il termine ‘integratore alimentare’ indica un prodotto (diverso dal tabacco) destinato a integrare la normale dieta contenente uno o più dei seguenti ingredienti dietetici:

  • una vitamina;
  • un minerale;
  • una pianta o altro vegetale;
  • un aminoacido;
  • una sostanza dietetica utilizzata sul corpo umano per integrare la dieta aumentandone l’assunzione totale; o
  • un concentrato, metabolita, costituente, estratto o combinazione di un qualsiasi ingrediente di cui ai punti (A), (B), (C), (D), o (E); …”

Pertanto, se un prodotto non contiene nessuno degli ingredienti di cui sopra, non soddisfa la definizione di integratore alimentare.

Per sopperire alle lacune persistenti in tale settore sono stati ultimamente suggeriti vari emendamenti che consentirebbero all’autorità di intraprendere azioni nei confronti di questi prodotti illegali che invadono oggi il mercato. Così facendo, si darebbe modo a Fda di impedirne l’ammissione attraverso il sequestro, migliorando il monitoraggio delle importazioni illegali all’estero e conferendo un maggior valore alla fiducia riposta dai consumatori nei nuovi prodotti della salute.

 

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