Sempre maggiore l’interesse della comunità scientifica nei confronti dell’uso di integratori alimentari nel trattamento della malattia mentale. Ecco così che un gruppo di lavoro, formato da una quindicina di esperti tra Italia, Belgio, Brasile, Canada, Regno Unito e Australia, ha deciso di prendere in esame i dati oggi disponibili confezionando una metanalisi pubblicata su World psychiatry che restituisce un quadro completo ed esaustivo dello stato dell’arte.

Negli anziani la carenza di vitamine e antiossidanti è strettamente correlata alla fragilità e la supplementazione con integratori o alimenti fortificati si rivela come la strategia più efficace per porvi rimedio. Queste le conclusioni del gruppo di ricerca del “The irish longitudinal study on ageing (Tilda)”,  presso il Trinity college di Dublino, pubblicate su The journal of post-acute and long-term medicine.

Le vitamine e i minerali con le relative fonti sono attualmente impiegabili, come ingredienti, negli integratori alimentari (direttiva 46/2002/CE) e negli alimenti, ai sensi del regolamento (CE) 1925/2006.

Assumere vitamine prenatali durante il primo mese di gravidanza riduce il rischio di sviluppare i disturbi dello spettro autistico (Asd) nei bambini con predisposizione genetica. Questo il risultato di uno studio internazionale condotto su 241 bambini i cui fratelli maggiori avevano ricevuto una diagnosi di autismo.

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