Il Council for responsible nutrition (Crn) di Washington ha di recente chiesto al Congresso di affrontare con la Food and drug administration (Fda) il tema della regolamentazione dei prodotti che non rientrano nella rigida definizione di “integratore alimentare”, ovvero che contengono sostanze non dichiarate e proibite, sui quali oggi l’Fda non ha potere di intervento sanzionatorio.

Tè, oli essenziali, tinture e argento colloidale. Questi i prodotti che alcune aziende negli Stati Uniti hanno promosso sul mercato come utili a prevenire il contagio da Coronavirus se non addirittura alla cura dell’infezione. Informazione fraudolenta, senza alcuna base scientifica, che comporta gravi rischi per la popolazione e che vìola le leggi federali. Su questa base sono immediatamente scattati i provvedimenti da parte dell’Fda della Federal trade commission (Ftc) che in questi giorni hanno inviato lettere di avvertimento a sette società chiedendo, entro 48 ore, una risposta sulle iniziative intraprese per rivedere la tipologia di comunicazione, minacciando il sequestro immediato dei prodotti.

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