Anosmia e ageusia. Ovvero: mancanza di olfatto e di gusto. Sono due dei sintomi tipici di Covid-19. Talvolta gli unici che compaiono, per poi scomparire improvvisamente. Segnali d’allarme, dunque, cui prestare molta attenzione, soprattutto nei quadri clinici più complicati giacché possono compromettere la nutrizione influendo così sulla prognosi della malattia. Si tratta di uno degli aspetti che vengono presi in carico dall’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano che ha attivato un reparto di 28 letti dedicato interamente alla riabilitazione motoria, respiratoria e neurologica dei pazienti Covid-positivi che, a causa della lunga degenza e degli effetti della malattia, non sono più autosufficienti e necessitano di essere riabilitati prima della dimissione.

Vaccini e misure di salute pubblica sono più che mai necessari ma sicuramente non sufficienti a far fronte al dilagare delle malattie infettive a livello mondiale. Bisogna cercare altre strade, sicure, efficaci ed economiche. Tra queste, la più promettente è quella di fornire un corretto apporto nutrizionale al nostro organismo, per sostenere nel migliore dei modi funzionalità ed efficienza del sistema immunitario. Queste le conclusioni di un gruppo di ricerca internazionale che ha appena pubblicato su Nutrients una review della letteratura internazionale sul ruolo dei nutrienti a supporto della funzione immunitaria.

In collaborazione con Yakult - C’è un ruolo dell’intestino nell’infezione da Sars-Cov 2? A questo domanda ha cercato di dare risposta un webinar che si è svolto nei giorni scorsi, realizzato con il patrocinio di AGGEI (Associazione Giovani Gastroenterologi ed Endoscopisti) e il contributo non condizionato di Yakult (disponibile on demand sul portale www.covid19-intestino.it/).

Più vitamina D in periodo di quarantena, per far fronte a una ridotta vita all’aria aperta. Il monito giunge direttamente dall’Nhs (National health service), il servizio sanitario britannico che dal proprio sito, nella sezione speciale dedicata a Covid-19, laddove si dispensano consigli su come preservare il proprio stato di salute, suggerisce di ricorrere a una supplementazione di 10 µg/die di vitamina D “per preservare la salute di ossa e muscoli” in caso di isolamento domiciliare forzato in quanto “il trascorrere la maggior parte della giornata in ambienti chiusi e la conseguente scarsa esposizione al sole ne mettono a repentaglio la produzione da parte del nostro organismo”.

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