In occasione di “Gourmeet – Multidisciplinarità a confronto per le persone con tumore della vescica”, evento organizzato da Pharmalex, con il contributo non condizionato di Astellas e il patrocinio di Siuro (Società italiana di uro-oncologia), Aiom (Associazione italiana oncologia medica), Palinuro (Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali) e Siu (Società italiana di urologia), è stato presentato nei giorni scorsi a Roma, il ricettario “Gli ingredienti della salute”, con piatti e consigli nutrizionali per una corretta e sana alimentazione dei pazienti durante il periodo di cura.

La supplementazione di vitamina D riduce la mortalità per cancro? La comunità scientifica è divisa sul tema, in particolare sulla base di risultati non sempre convergenti degli studi clinici disponibili, al punto che un gruppo di ricercatori del German cancer research center di Heidelberg ha deciso di condurre una review e metanalisi della letteratura, prendendo in esame i 14 trial più rilevanti condotti sull’argomento, sempre con un braccio attivo che assumeva vitamina D3 e uno di controllo con placebo. Il numero di partecipanti complessivo coinvolti è stato di poco più di 100 mila.

La niacina, una forma di vitamina B3, potrebbe rivelarsi in grado di contrastare la cachessia neoplastica, una sindrome multifattoriale caratterizzata dalla perdita progressiva di massa muscolare, con o senza perdita di massa grassa. L’indicazione giunge da uno studio coordinato dal gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze cliniche e biologiche dell’Università di Torino che, su modello animale, ne ha dimostrato la capacità di migliorare lo stato dei mitocondri, contrastare l'atrofia muscolare e le alterazioni del metabolismo energetico. La ricerca, coordinata da Fabio Penna, del dipartimento di Scienze cliniche e biologiche dell’Università di Torino, è stata pubblicata su Nature Communications.

Un team di ricercatori tedeschi e statunitensi ha scoperto alcune modalità con le quali i batteri intestinali possono esercitare un’azione positiva sui trattamenti per il cancro. Nello studio, pubblicato su Nature, il gruppo ha valutato l'impatto del microbiota intestinale sulla chemioterapia somministrata a pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico.

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