La Scuola di studi superiori in alimenti e nutrizione dell’Università di Parma e Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, promuovono “Approccio evidence-based alla nutrizione nella prevenzione e gestione della malattia neoplastica”, corso di formazione destinato ai professionisti della salute (medici, biologi nutrizionisti, dietisti, farmacisti) in programma dal 26 al 28 Novembre 2021.

L’impiego di acidi grassi Omega-3 a supporto delle terapie anti-cancro, in particolare in ambito ematologico, comincia ad assumere un razionale scientifico consistente, al punto che un gruppo di ricercatori, guidati da Laura Di Renzo, direttrice della Scuola di specializzazione in Scienza dell’alimentazione all’Università di Roma Tor Vergata, ha deciso di raccogliere i dati oggi disponibili in letteratura in una mini review pubblicata di recente su Nutrition and cancer.

Per combattere il cancro dovremo combinare terapie standard, come la chemioterapia, l’immunoterapia o la terapia ormonale, a terapie nutrizionali in cui viene rivoluzionata la disponibilità di nutrienti: i cambiamenti nell’alimentazione devono rendere il sangue ostico alle cellule tumorali al punto che una terapia mirata riesca a ucciderle tutte.

Come mai siamo riusciti a ridurre il rischio di malattie mortali come quelle cardiovascolari e molte altre, ma non abbiamo avuto altrettanto successo contro il cancro? Perché i tumori sono malattie complesse, mai identici tra di loro. Hanno però una cosa in comune: sono fatti di cellule che si nutrono molto più di quelle sane, soprattutto quando attaccate dalle terapie standard.

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