Come mai siamo riusciti a ridurre il rischio di malattie mortali come quelle cardiovascolari e molte altre, ma non abbiamo avuto altrettanto successo contro il cancro? Perché i tumori sono malattie complesse, mai identici tra di loro. Hanno però una cosa in comune: sono fatti di cellule che si nutrono molto più di quelle sane, soprattutto quando attaccate dalle terapie standard.
Identificato un meccanismo cellulare che potrebbe spiegare l’effetto antitumorale degli Omega-3, in particolare dell’Acido docosaesaenoico (Dha). Al momento si tratta di studi di laboratorio e su modello animale, ma per la prima volta si è compreso come il Dha interagisca con il metabolismo della cellula tumorale inducendola a una sorta di vero e proprio suicidio attraverso una particolare forma di apoptosi.
Il consumo giornaliero di circa 20 g di funghi riduce il rischio di cancro del 45%. Sono i risultati sorprendenti di una review/metanalisi pubblicata di recente su Advances in nutrition condotta da ricercatori della Penn state college of medicine, a Hershey, Pennsylvania. L’analisi ha preso in esame 17 studi osservazionali tesi a valutare la relazione tra consumo di funghi e rischio di cancro, pubblicati dal 1966 al 2020, per un totale di 19.500 pazienti coinvolti.
L’Europa dichiara guerra al cancro e si prepara a una battaglia fatta anche di etichettatura dei prodotti alimentari ritenuti fattori di rischio. La proposta è contenuta all’interno del Piano europeo per la lotta al cancro presentato a Bruxelles lo scorso 3 febbraio.