Gli Stati Uniti si avviano a diventare il primo mercato mondiale del pomodoro viola geneticamente modificato, ricco di antociani benefici per la salute e maggiormente protetto dall’attacco di parassiti. L’autorizzazione alla commercializzazione di semi e prodotto finale è giunta lo scorso 7 settembre per mano del dipartimento dell'agricoltura statunitense (Usda) che ne ha ratificato la sicurezza e si attende la prima distribuzione sul mercato a partire dalla primavera 2023.

Ad approfondimenti su temi in ambito biologico e agroalimentare è dedicato "Scienza della nutrizione" (R. Canella; Edi Ermes; 200 pp.; € 28,00), testo che tratta argomenti quali la biochimica dei nutrienti, le classi di alimenti, la fisiologia del sistema digerente e il bilancio energetico, con attenzione alle ultime scoperte scientifiche. Per questo si trovano paragrafi su argomenti estremamente attuali, quali gli alimenti funzionali e Ogm, l’impatto ambientale del comportamento alimentare, la nutraceutica e la nutrigenomica.

Non c'è bisogno di aggiornare le linee guida Ue per la valutazione del rischio delle nuove tecniche di ingegneria genetica applicate alle piante, perché esse non sono più pericolose della selezione vegetale tradizionale e delle tecniche transgeniche. È la conclusione dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che ha esaminato l'idoneità dei protocolli Ue di valutazione del rischio rispetto a tre nuove tecniche emergenti. Gli esperti hanno concluso che gli orientamenti esistenti sono applicabili per la valutazione delle tecniche in questione. Visto che queste non implicano l'aggiunta di nuovo Dna nella pianta, potrebbero essere necessari meno dati per l'esame del dossier.

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