Negli Stati Uniti, un genitore su due dichiara grandi difficoltà nel far seguire una dieta corretta e bilanciata ai propri figli, tanto che è frequente il ricorso a una supplementazione compensativa.

In Bambini che non vogliono mangiare o mangiano troppo: consigli pratici per aiutare genitori e figli (Erickson, 184 pp. - € 16, 00), la psichiatra infantile americana Irene Chatoor, insegna ai genitori come affrontare le sfide delle fasi precoci dello sviluppo dell’alimentazione e come aiutare i figli ad apprendere abitudini alimentari sane.

Perché il bambino non mangia? Perché non ha mai appetito? Perché l'ora dei pasti deve essere una sofferenza? Queste sono solo alcune delle domande che, tipicamente, ogni genitore si pone non solo quando si comincia a proporre cibi solidi, ma sin dalla nascita del piccolo.

Una guida pratica e documentata sulla giusta alimentazione dalla gravidanza ai due anni. Questo è “I nostri primi mille giorni" (Sperling & Kupfer, 220 pp., 17 Euro), scritto da Benedetta Raspini, biologa specializzata in Scienza dell'Alimentazione, che attualmente collabora come ricercatore finanziato dalla Fondazione Umberto Veronesi con il laboratorio di Dietetica e Nutrizione clinica dell'Università degli Studi di Pavia. Secondo le ultime ricerche, il periodo che va dalla gravidanza ai primi due anni rappresenta la finestra di massima vulnerabilità per lo sviluppo del bambino, in grado di influire sulle sue future capacità fisiche e cognitive e sul rischio di sviluppare le più comuni malattie cronico-degenerative.  Adottare stili di vita salutari in età adulta non basterà a compensare gli errori commessi nella fase critica iniziale. Il libro spiega quali sono i fattori che possono influire sulla salute del bambino e in particolare sulla modulazione del microbiota intestinale, ovvero l’alimentazione in gravidanza, il tipo di allattamento e di svezzamento.

 

 

 

 

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