La supplementazione con colecalciferolo, in soggetti sani, giovani, ma carenti di vitamina D, determina una riduzione significativa della concentrazione ematica di molecole e citochine con azione pro-infiammatoria. Questa la conclusione di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori veronesi, pubblicato di recente su Nutrients. Ne parliamo con uno degli Autori, Davide Bertelle, dell’unità di Reumatologia presso l’Università di Verona.

L’impiego di curcumina in pazienti Covid-19, associato alle terapie convenzionali, potrebbe portare a una diminuzione significativa dei sintomi, della durata del ricovero e della mortalità. In aggiunta, l’intervento sembra in grado di aumentare i livelli di citochine antinfiammatorie quali Il-10, Il-35 e Tgf-α e ridurre quelli di Il-6 e Il-1 beta, ad azione pro-infiammatoria. Sono i risultati di una revisione sistematica dei più recenti studi clinici presenti in letteratura sull’impiego di curcumina in pazienti Covid-19, pubblicata nei giorni scorsi su Nutrients.

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