Gli alimenti contenenti sostanze fitochimiche bioattive rappresentano oggi una risorsa efficace, sicura, tollerabile, pratica e poco costosa, in chiave sia di prevenzione sia di terapia nutrizionale. Ne è un valido esempio il sulforafano, un isotiocianato presente in natura prodotto da verdure crucifere come i broccoli noncé promettente agente chemiopreventivo con all’attivo studi nei tumori a seno, prostata, colon e derma, oltre che nella carcinogenesi polmonare, gastrica e vescicale.

Il segreto del potere antitumorale dei broccoli, e delle crucifere in generale, sta tutto in una molecola chiamata indolo-3-carbinolo. Sembra, infatti, l’arma vincete in grado di sbloccare un potente agente oncosoppressore, Pten, che però proprio nelle cellule tumorali si trova in quantitativi estremamente bassi. A provocare il blocco di Pten, il gene Wwp1 attraverso la produzione di un enzima che inibisce Pten.

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