Il guaranà (Paullinia cupana), una pianta originaria del bacino amazzonico utilizzata come stimolante fin dall'epoca precolombiana, vanta una corposa bibliografia etnobotanica. Contiene caffeina, teobromina (un cronotropo) e teofillina (un inotropo). L'effetto stimolante è sicuramente dovuto alla caffeina e i suoi semi ne contengono dal 2 al 4,5%, rispetto all'1-2% contenuto nel chicco di caffè. Ogni grammo di guaranà può contenere, quindi, da 40 a 80 mg di caffeina e sappiamo che questa ha un'emivita potenzialmente più lunga a causa delle interazioni con altri composti vegetali presenti nel fitocomplesso.

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