È ormai evidenza che gli stili alimentari plant-based siano quelli associati a minor rischio di malattie cardiovascolari, ma siamo ancora lontani dall’avere informazioni precise su quantità e frequenza ottimale di ciascun gruppo di alimenti che si ritrovano in questo tipo di diete.

Una dieta a base vegetale, povera in grassi e ricca in soia efficace quanto la terapia ormonale sostitutiva per ridurre le vampate di calore tipiche della menopausa. A sostenerlo, uno studio pubblicato di recente su Menopause: The Journal of the north american menopause society su 71 donne tra i 40 e i 65 anni divise in due gruppi: per 12 settimane, uno ha seguito la dieta abituale, l’altro una dieta a base vegetale, a basso contenuto di grassi e con mezza tazza di semi di soia cotti e non geneticamente modificati al giorno.

Il ministro dell'agricoltura francese, Julien Denormandie, e l'omologa austriaca Elisabeth Köstinger, hanno firmato nei giorni scorsi una dichiarazione congiunta che chiede alla Commissione europea una strategia condivisa per incrementare sul territorio europeo la produzione di proteine vegetali, come, per esempio, quelle contenute in soia, legumi e semi oleosi.

Il latte di soia, la bevanda che deriva da semi di soia interi, è uno degli alimenti funzionali più studiati sia per l’alto valore nutritivo, che lo rende di fatto l’unico sostituto del latte vaccino per vegani, vegetariani e coloro che soffrono di allergia al latte o intolleranza al lattosio, sia perché è una fonte di proteine ​​ed energia a basso costo e di alta qualità per i soggetti malnutriti. La bevanda, inoltre, contiene alcuni componenti benefici come isoflavoni e polifenoli che possono esercitare effetti favorevoli sulla salute cardiovascolare, risultati già messi in luce da numerosi studi clinici e metanalisi.

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