Esistono molti studi osservazionali trasversali che hanno esaminato l’associazione tra vitamina D e diabete di tipo 2, la maggior parte dei quali ha riportato correlazione inversa tra concentrazione di 25OHD e malattia. Uno dei più grandi studi di questo tipo è il National health and nutrition examination survey negli Stati Uniti, che ha riportato un’associazione inversa tra la concentrazione di 25OHD e prevalenza di diabete negli individui bianchi non ispanici e messicano-americani, ma non negli afro-americani.
Il miso, spezia tradizionale giapponese utilizzata per insaporire zuppe e piatti, è una pasta di soia fermentata maltata con "koji", prodotta dall'Aspergillus oryzae. Esistono vari tipi di miso a seconda del koji utilizzato: quello di riso viene preparato aggiungendo il koji di riso ai semi di soia, il miso d'orzo aggiungendo koji d'orzo e il miso di soia, che utilizza solo semi di soia.
Pochissimi pazienti con diagnosi di diabete di tipo 2 sono in grado, a lungo termine, di mantenere livelli normali di glicemia con la sola perdita di peso. A evidenziarlo, un team guidato da Andrea Luk dell'Università cinese di Hong Kong in uno studio pubblicato su Plos Medicine.
Cosa dovrebbero mangiare le persone per la prevenzione, la gestione e la remissione del diabete di tipo 2? Recentemente, sono state pubblicate le linee guida della Società europea di diabetologia (Easd) con l’obiettivo di fornire ai professionisti parametri oggettivi per impostare le terapie nutrizionali.