Mele e more, ma anche cioccolato fondente, pesche e pomodori. Tutti alimenti ricchi di flavonoli e, in particolare, quercetina, che un nuovo studio pubblicato sull’American journal of nutrition indica come fattore protettivo dal rischio di fragilità negli anziani.

Negli anziani sani, una perdita di peso del 5% o superiore risulta essere associata ad aumentato rischio di mortalità per tutte le cause, in particolare negli uomini. Da qui, l’avvertenza per gli operatori sanitari di monitorare attentamente i cambiamenti del peso in questa fascia d’età. È quanto emerge da una ricerca pubblicata su Jama network open, un'analisi post hoc dello studio randomizzato Aspirin in reducing events in the elder, che si è svolto dal 1° marzo 2010 al 31 dicembre 2014.

Una corretta alimentazione può essere un importante alleato per la prevenzione di malattie infettive e patologie croniche, soprattutto negli anziani. A sottolinearlo, nei giorni scorsi, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione promossa dalla Fao, HappyAgeing, l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, nel corso di un incontro a Roma.

Il contrasto alla perdita di massa muscolare associata all’età è stato uno dei temi al centro dei lavori del 5° congresso nazionale Sinuc (Società italiana di nutrizione clinica) tenutosi di recente a Lecce. Come sottolineato da Maurizio Muscaritoli, presidente della Sinuc, “la perdita delle riserve fisiologiche è un processo normale, ma in certe condizioni l’organismo va in riserva più velocemente.

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