Un’assunzione regolare ad alte dosi di vitamina D per cinque anni riduce il rischio di fibrillazione atriale (Fa) negli over 60. Questi i risultati dello studio Find (Finnish vitamin D trial), condotto da ricercatori dell'Università della Finlandia orientale e pubblicato di recente sull’American Heart journal.

La supplementazione con vitamina D in soggetti a rischio potrebbe rappresentare uno scudo protettivo nei confronti del melanoma. A suggerirlo, uno studio finlandese pubblicato di recente su Carcinoma research.

La quota di vitamina D introdotta con la dieta gioca un ruolo insignificante nella regolazione dei livelli sierici di 25(OH)D (calcidiolo). Determinanti sono altri fattori di rischio e, ancor più importante, la loro combinazione. Questo quanto emerge da un lavoro pubblicato di recente su Nutrients. A parlarcene, Massimo Cirillo, docente di Nefrologia all’Università Federico II di Napoli e coordinatore della ricerca.

Vitamina D efficace nella prevenzione cardiovascolare soltanto in soggetti con carenza. Questo il dato che sembra emergere da due studi comparsi di recente sull’American journal of clinical nutrition e sull’European heart journal.

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