Bologna, Nutraceutical conference: ecco i temi al centro del dibattito

03 Maggio 2022

Ansia e disturbi del sonno, sovrappeso, astenia. Questi tra i temi al centro della Nutraceutical Conference, appuntamento a cura della Società italiana di nutraceutica (Sinut), che torna anche in questa edizione di Cosmofarma Exhibition, in corso dal 13 al 15 maggio a BolognaFiere.

Moderato da Arrigo Cicero, presidente Sinut e docente al dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna, l‘appuntamento è in calendario il 14 maggio in Farma Room nel Padiglione 30.

Tre le sessioni in programma, aperte da uno sguardo al mercato degli integratori in Italia. “Nella fase acuta della pandemia si è verificata una rincorsa ai cosiddetti immunostimolanti, sui quali lo stesso mercato si è lanciato con prodotti come la quercetina o la lattoferrina”, sottolinea Cicero. “È cresciuta in modo particolare anche la richiesta di Vitamina D, la cui azione immunostimolante è sicuramente più supportata dai dati scientifici disponibili. Nel post pandemia e nel momento attuale prosegue e lievita, poi, la richiesta dei prodotti che aiutano a diminuire ansia e insonnia, fenomeni già apparsi appunto con le restrizioni ma che non sembrano scemare. È invece rimasta stabile o è lievemente diminuita la richiesta di prodotti coadiuvanti contro fenomeni cronici come l’ipercolesterolemia, poiché a parità di budget a disposizione, l’utente investe sul disturbo percepito come più acuto”.

la prima e la seconda sessione approfondiranno temi come la tecnologia per migliorare la biodisponibilità dei nutraceutici e il microbiota. Focus, poi, sulle esigenze emergenti, a partire dai disturbi del tono dell'umore e del sonno, per parlare poi di micronutrizione e supplementazione aminoacidica, life style durante e dopo il Covid e dieta chetogenica.

Infine, “Salviamo l'utente dal fai da te!”, ovvero una parte finale, dove ci si focalizza sul ruolo del farmacista di fronte al cliente-paziente che, se non guidato, rischia di scegliere prodotti che non sono efficaci per il suo caso.

“Il farmacista può aiutare il cliente a inquadrare il suo disturbo e consigliarlo, spiegandogli anche perché un tal prodotto per lui non va bene, cosa che invece non accade se l’utente, appunto, si affida al fai da te”, conclude Cicero. “Il farmacista, con la sua guida, può dunque far fare la giusta spesa al cliente, fargli fare un investimento sulla propria salute. Quindi il professionista può comunicare il concetto di qualità e di utilità di quanto propone al cliente, e spiegare anche i tempi minimi di uso di uno specifico nutraceutico o integratore. Se un ansiolitico può avere subito efficacia, per esempio, questo non accade con un modulante del tono dell’umore. Se, dunque, nutraceutici e integratori alimentari continuano a farsi strada dei consumatori, resta sempre il bisogno di essere consigliati e indirizzati verso i prodotti più adatti alle proprie esigenze di salute”.

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