Un deficit di taurina, aminoacido prodotto dal nostro organismo e presente in molti alimenti, potrebbe essere un fattore scatenante i processi di invecchiamento. A suggerirlo, uno studio pubblicato su Science, condotto su modelli animali e che apre nuovi scenari sulla comprensione dei fenomeni di senescenza cellulare.

Il Galles si appresta a dichiarare guerra agli energy drinks a partire dal vietarne la vendita ai minori di 16 anni. Duplice l’obiettivo del progetto di legge: lotta all’obesità infantile e contrasto al consumo di bevande ricche di sostanze, in particolare caffeina, presenti in quantità pericolose per la salute.

La taurina è un aminoacido contenente zolfo, particolarmente abbondante nel muscolo scheletrico, derivato dal metabolismo della cisteina e rappresenta il 50-60% del pool di aminoacidi liberi. Svolge un ruolo positivo in diversi processi metabolici e fisiologici, come la regolazione del metabolismo glucidico e lipidico, il metabolismo energetico, la modulazione antinfiammatoria e antiossidante.

Occhi puntati sulla taurina come sostanza naturale in grado di contrastare le infezioni batteriche. Da tempo gli scienziati stanno concentrando l’attenzione su soluzioni alternative agli antibiotici e nei giorni scorsi, su Cell è comparso un contributo importante in questa direzione, frutto del lavoro di ricercatori dei National institutes of health.

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