Nessun invito, comunque, a un maggior consumo per combattere l’infezione da Sars-coV2, nonostante il grande dibattito di questi ultimi mesi: “Si è scritto molto sull’efficacia della vitamina D nel ridurre il rischio di infezione. Al momento, però, non ci sono evidenze sufficienti. È bene sempre acquistare i prodotti in farmacia o nella Gdo e consumarli alle dosi indicate”.
L’autorità inglese ribadisce alcune fasce della popolazione particolarmente a rischio, a partire dai bambini di età compresa tra 1 e 4 anni, alle persone particolarmente fragili o con difficoltà deambulatorie piuttosto che coloro con pelle molto chiara costretti a coprirsi a proteggersi dai raggi solari. In questi casi l’indicazione è di una supplementazione giornaliera di 10 µg/die durante tutto l’anno. Fortemente caldeggiato lo stesso dosaggio giornaliero per donne incinte o in corso di allattamento, soprattutto nei mesi autunnali e invernali.