Tre le direttive su cui Efsa ha deciso di concentrare l’attenzione per il prossimo futuro: attuazione dell’approccio “salute unica globale”, sistemi alimentari sostenibili e condivisione della responsabilità in materia di sicurezza alimentare.
La base dell’approccio “Salute unica globale” è che la salute delle persone è legata alla salute degli animali e dell'ambiente. Animali malati e un ambiente degradato finiscono per avere un impatto sulla sicurezza degli alimenti e hanno ripercussioni sulla salute delle persone.
"La pandemia Covid-19 ci richiama tempestivamente ai pericoli da agenti patogeni e all'importanza delle buone prassi igieniche", sottolinea Bernhard Url, direttore esecutivo dell'Efsa. "Sebbene il cibo non sia fonte o veicolo di trasmissione dell’infezione, l'emergenza ha dimostrato in modo fin troppo drammatico l'impatto che queste malattie possono avere sulla salute pubblica e sul benessere socio-economico. Le agenzie dell'Ue, tra cui l'Efsa, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l'Agenzia europea per i medicinali (Ema), insieme alla Commissione e ai nostri partner negli Stati membri, stanno attuando l’approccio per una salute unica globale nell'Ue. Ciò migliora l'individuazione precoce e il monitoraggio per combattere le minacce derivanti da infezioni zoonotiche resistenti agli antimicrobici, da batteri patogeni presenti su frutta e verdura da suolo o acqua contaminata e da alimenti di origine animale”.
Per quanto riguarda la sostenibilità dei sistemi alimentari, Efsa sottolinea come mantenere il suolo, l'aria e l'acqua puliti e adatti alla vita è fondamentale. Prioritario anche ridurre l'uso di pesticidi. Gli stessi cambiamenti climatici possono influenzare i nostri ecosistemi con conseguenze sulla sicurezza alimentare e l’alimentazione. Avvisi tempestivi su una serie di rischi che emergono o aumentano a causa del cambiamento climatico, come nuovi patogeni delle piante, biotossine emergenti, agenti patogeni che causano malattie, sono essenziali per proteggere l’approvvigionamento alimentare e l’ambiente. Anche le variazioni di temperatura e umidità possono influire sulla qualità del suolo con conseguenze sul contenuto nutrizionale delle colture.
Inoltre, la sicurezza della filiera alimentare è influenzata dal modo in cui l'uomo tratta gli animali, in particolare quelli destinati alla produzione di alimenti. Fattori di stress e condizioni di scarso benessere possono avere come conseguenza una maggiore predisposizione alle malattie negli animali.
Per quanto riguarda condivisione e cooperazione così conclude Url: “Non c’è dubbio che la sicurezza alimentare in Europa sia responsabilità comune. La cooperazione non solo aiuta a condividere la mole di lavoro e le risorse necessarie, ma fornisce anche la rete per canalizzare le informazioni e le migliori prassi in modo che tutti in Europa possano beneficiare del sistema dell’Ue. Per esempio, le buone pratiche igieniche nel settore alimentare e agricolo contribuiscono a ridurre l'insorgenza e la diffusione di malattie veicolate da alimenti. L'educazione alla sicurezza alimentare aiuta i consumatori a fare scelte informate e sane e a esigere disponibilità di alimenti più sicuri. Se intensifichiamo ulteriormente la nostra cooperazione con le istituzioni europee, i nostri partner nazionali e internazionali e tutti i nostri numerosi portatori di interesse, dagli scienziati e consumatori ai produttori alimentari e alle organizzazioni della società civile, potremo continuare a fornire alimenti non solo sicuri ma anche più sostenibili per l'Europa, adesso e in futuro".
Nicola Miglino