Tassare alcolici e bevande zuccherate per incentivare comportamenti più salutari, ridurre la mortalità per malattie croniche e incidenti stradali, ottenere più fondi da investire in servizi di pubblica utilità. È l’appello lanciato alcune settimane fa dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in un documento che rielabora e aggiorna alcuni dati a livello internazionale, sottolineando come, a breve, verrà anche redatto un manuale tecnico sulle politiche fiscali legate agli alcolici.

In una nota a seguito della classificazione dell’aspartame come potenzialmente cancerogeno da parte dell’Oms, l’Associazione internazionale dolcificanti (Isa) plaude, in una nota, alla “riaffermazione della sicurezza del dolcificante da parte di Jecfa, il principale organismo scientifico responsabile della valutazione della sicurezza degli additivi alimentari in senso a Oms”.

Come previsto, l’Oms ha dichiarato ieri di aver classificato l'aspartame come "possibilmente cancerogeno per l'uomo", lasciando però invariato il livello di assunzione giornaliera accettabile. La sostanza è stata inserita nel Gruppo 2B, sulla base di test che riguardavano specificamente il carcinoma epatocellulare. Altri test sono stati effettuati su animali da laboratorio.

L’aspartame sarà presto inserito nella lista dei possibili cancerogeni da parte della Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms. A svelare la notizia, da fonti anonime, l’agenzia Reuters, secondo la quale l’ufficializzazione avverrà il prossimo 14 luglio, con valutazione che sarà pubblicata su Lancet Oncology.

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