Legumi, cereali integrali e verdure. Poco pesce, niente carne rossa, zuccheri e cereali raffinati in dosi limitate e, ancora, noci, olio d'oliva e un po' di cioccolato fondente. Il tutto, con periodi alternati di digiuno. Questa la ricetta per vivere a lungo proposta sulle colonne di Cell da Valter Longo, della Usc Leonard Davis School of Gerontology di San Francisco e Rozalyn Anderson, dell'Università del Wisconsin.

Per combattere il cancro dovremo combinare terapie standard, come la chemioterapia, l’immunoterapia o la terapia ormonale, a terapie nutrizionali in cui viene rivoluzionata la disponibilità di nutrienti: i cambiamenti nell’alimentazione devono rendere il sangue ostico alle cellule tumorali al punto che una terapia mirata riesca a ucciderle tutte.

Come mai siamo riusciti a ridurre il rischio di malattie mortali come quelle cardiovascolari e molte altre, ma non abbiamo avuto altrettanto successo contro il cancro? Perché i tumori sono malattie complesse, mai identici tra di loro. Hanno però una cosa in comune: sono fatti di cellule che si nutrono molto più di quelle sane, soprattutto quando attaccate dalle terapie standard.

Cominciano ad arrivare i primi dati clinici sugli effetti della dieta-mima digiuno (Fmd) nella terapia antitumorale e sembrano aprire nuovi scenari nella lotta al cancro. È dei giorni scorsi, infatti, la pubblicazione su Nature communications dei risultati del primo trial randomizzato e controllato teso a valutare gli effetti della mima-digiuno su tossicità ed efficacia della chemioterapia in pazienti con cancro al seno. Risultati davvero incoraggianti, che confermano quanto già gli studi sui modelli animali avevano suggerito: il protocollo dietetico in associazione alla chemio ne migliora l’efficacia riducendone la tossicità.

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