L'esplosione dei tumori ha avuto un'impennata negli ultimi trent'anni, da quando la nostra alimentazione, da "povera" che era, è diventata via via più ricca. Ma ricca di che? In un'epoca di cibi sempre più industriali, manipolati, prodotti con materie prime modificate geneticamente e imposti dalla pubblicità e dal marketing, noi possiamo e dobbiamo andare oltre affermando che "stiamo" bene o male in base a "che cosa" mangiamo o non mangiamo.
Un maggior consumo di alimenti ultra-processati (Ufp) aumenta il rischio di cancro e patologie cardiometaboliche. A segnalarlo, uno studio coordinato dall’International agency for research on cancer (Iarc), pubblicato su The Lancet regional health - Europe.
La supplementazione di vitamina D riduce la mortalità per cancro? La comunità scientifica è divisa sul tema, in particolare sulla base di risultati non sempre convergenti degli studi clinici disponibili, al punto che un gruppo di ricercatori del German cancer research center di Heidelberg ha deciso di condurre una review e metanalisi della letteratura, prendendo in esame i 14 trial più rilevanti condotti sull’argomento, sempre con un braccio attivo che assumeva vitamina D3 e uno di controllo con placebo. Il numero di partecipanti complessivo coinvolti è stato di poco più di 100 mila.
Non più di sei cucchiaini di zucchero aggiunto al giorno e massimo una bevanda zuccherata a settimana. Queste le raccomandazioni che giungono da un lavoro di ricercatori cinesi e statunitensi che, sulla base dei dati in letteratura hanno cercato di fare il punto sui danni provocati da un eccesso di zuccheri nell’alimentazione.