Un trattato teso a fare chiarezza sulla mole infinita di informazioni oggi circolanti e spesso fuorvianti riguardanti la nutrizione e la relazione tra nutrienti e salute e tra alimentazione e patologie. Questo è Scienza dell’alimentazione e della nutrizione clinica (G.Bucciante – A. Bernardi, Ed. Piccin, 450 pp., 28 euro), con una prima parte generale di carattere biochimico e fisiologico, che affronta con estrema chiarezza ruolo e percorsi dei nutrienti nei processi metabolici riguardanti lo sviluppo e il mantenimento dell’organismo umano e delle sue funzioni. La seconda parte di dietetica applicata e nutrizione clinica è una disamina completa delle esigenze nutrizionali nelle diverse fasi della vita fisiologica con un’accuratissima parte di nutrizione clinica, in cui le molteplici situazioni (partendo dalla valutazione dello stato nutrizionale, alla corretta attenzione al rischio nutrizionale ed infine all’intervento nutrizionale) vengono trattate con grande competenza e attenzione ai particolari che trova spiegazione nella notevole esperienza degli Autori, maturata sul campo. L’ultima parte comprende una preziosa e utile tabella di composizione degli alimenti, che permette di trovare un riscontro immediato delle indicazioni nutrizionali del testo e riguardanti i diversi quadri fisiologici e patologici presi in esame. Infine, un capitolo in cui è presente una serie di proposte e schemi dietetici in ambito fisiologico (età evolutiva, gravidanza, etc.) e patologico strutturati in un Prontuario dietetico ospedaliero di notevoli rilievo tecnico e importanza dal punto di vista pratico.

 

 

 

 

 

 

 

 

Si terrà a Torino dal 20 al 22 novembre prossimi il Congresso nazionale Sinpe (Società italiana di nutrizione artificiale e metabolismo).

Un testo rivolto a chi deve confrontarsi con pazienti che, temporaneamente o per tutta la vita, potranno essere affetti da una compromissione dello stato di nutrizione. Così si definisce Nutrizione clinica (Cea Editore, 2018, 528 pp.), volume curato da Franco Contaldo, Fabrizio Pasanisi e Lidia Santarpia, con il contributo di alcuni tra gli autori con maggiore esperienza clinica e di ricerca in ambito europeo.

L’anoressia non è solo mentale. Nel 92% dei casi è legata ad altri fattori eziopatogenetici, a partire da patologie oncologiche (42%), neurologiche (27%) e cause di varia natura per il restante 23%.

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