Una dieta limitata temporalmente a 10 ore al giorno, tecnicamente definita time-resctricted feeding (Trf), è in grado, in soggetti con diabete di tipo 2 e sovrappesso, di migliorare, nel giro di 12 settimane, glicemia, sensibilità all’insulina, determinando anche perdita di peso. Questi i risultati di uno studio clinico pubblicato di recente su Nutrition metabolism, primo a valutare tale approccio dietetico in questo setting di pazienti.
Tra tutte le complicanze diabetiche, la retinopatia è tra le più gravi e progressive, portando a cecità perché caratterizzata da lesioni vascolari, distacco della retina, occlusione capillare, emorragia vitrea, edema maculare ed essudati lipidici. Diagnosi e prevenzione, vista la prevalenza sempre maggiore del diabete di tipo 2 nella popolazione, sono diventate essenziali, così come lo è comprendere i diversi meccanismi d’azione con cui un'ampia varietà di fitochimici possono essere utilizzati come terapeuticamente attivi.
Il 26 luglio scorso sono state pubblicate sul sito dell'Istituto superiore di sanità le linee guida per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, elaborate da un panel proposto da Sid (Società italiana di diabetologia) e Amd (Associazione medici diabetologi) e consultabili al seguente link.
Che la vitamina E, uno degli antiossidanti dietetici liposolubili fondamentali, giochi un ruolo importante nel determinare il profilo lipidico di chi ha diabete mellito è informazione nota. Meno chiaro, invece, sono i dosaggi, la modalità di integrazione e le caratteristiche dei soggetti che potrebbero beneficiarne, data l’eterogeneità di questi parametri nei diversi studi presenti in letteratura.