Identificati ceppi batterici in grado di predire la risposta a una dieta a basso contenuto di Fodmap in pazienti con sindrome dell’intestino irritabile. Una scoperta, pubblicata su Gut,  che apre la strada a nuove possibilità di trattamento di una patologia che, solo in Italia, colpisce circa 250 mila persone, secondo i dati di Amici onlus.

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