Il fegato svolge un ruolo essenziale in una varietà di processi biochimici complessi, tra cui il metabolismo dei macronutrienti, l'attivazione e la conservazione delle vitamine, la detossificazione e l'escrezione dei prodotti di scarto. Non sorprende, perciò, che il danno epatocellulare si traduca in squilibri metabolici che aumentano cumulativamente il rischio di sviluppare malnutrizione proteico-calorica e alterazioni dei micronutrienti.

Mentre prosegue l’attività di verifica del ministero della Salute sui casi di epatite colestatica acuta, non infettiva e non contagiosa, riconducibili al consumo di curcuma, crescono i timori legati al consumo della sostanza. Ecco l’opinione di Ludovico Abenavoli, professore associato di Gastroenterologia all’Università Magna Grecia di Catanzaro.

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