I risultati di un nuovo studio presentati al recente congresso dell’American society of nutrition, svoltosi lo scorso luglio a Boston, suggeriscono che l’assunzione di probiotici potrebbe aiutare a prevenire il declino cognitivo legato all’invecchiamento.

Il consumo di oltre il 20% delle calorie giornaliere totali provenienti da alimenti ultra-elaborati (Upf) si associa a un declino più rapido della funzionalità cognitiva ed esecutiva, secondo un lavoro pubblicato di recente su Jama neurology.

Mirtillo nero (Blueberry) e Mirtillo rosso o americano (Cranberry). Ecco gli scudi per il cervello secondo i risultati di due studi pubblicati di recente su Nutrients e Frontiers in nutrition.

Livelli elevati di carotenoidi nel sangue potrebbero essere un segnale predittivo di protezione da deterioramento cognitivo e demenza. Questo quanto emerge da una ricerca promossa dal National institute on aging americano, afferente ai National institutes of health, pubblicata di recente su Neurology.

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