“Dopo l’interesse suscitato dalle edizioni del 2016 e del 2019, abbiamo deciso di dare vita alla terza edizione della review scientifica sull’integrazione alimentare”, dice Scarpa. “Il documento è stato realizzato da un pool tra i maggiori esperti italiani sui temi della nutrizione e della salute. La review presenta lo stato dell’arte delle evidenze scientifiche più significative della ricerca sperimentale e clinica su diverse sostanze presenti negli integratori alimentari, sia per alcuni temi specifici sia per particolari periodi della vita dell’uomo e della donna. Rispetto alle precedenti edizioni, si è passati da una trattazione per categorie di prodotti a una per ambiti di applicazione e aree di interesse. I campi presi in esame riguardano l’area cardiovascolare e cardiometabolica, geriatria e immunologia, la salute della donna, la terza età, il benessere psicologico e la funzione cognitiva, la dermatologia, la gastroenterologia, l’oftalmologia e lo sport”.
Quale ruolo, a giudizio delle aziende produttrici, devono avere gli integratori alimentari per la nostra salute?
Salute è una parola importante perché non ha solo ricadute sull'individuo, ma anche sulla società e sul sistema del welfare. Abbiamo di recente affidato a Pwc Italia una ricerca che ha valutato i possibili risparmi dei vari Paesi europei se ci fosse una più attenta e corretta politica di prevenzione primaria. Se consideriamo solo un uso costante di Omega-3 da parte del consumatore, avremmo un risparmio in Europa di 10 miliardi di euro all’anno sulla spesa pubblica sanitaria. Questo dimostra l’importanza di un’integrazione cosciente da parte del cittadino.
Qual è impegno da parte delle aziende del settore per garantire prodotti efficaci e di qualità?
Fino a oggi abbiamo valutato la qualità del prodotto solo dal punto di vista produttivo. Come Associazione stiamo lavorando per estendere gli standard su tutta la filiera, dalla produzione, alla commercializzazione, fino alla comunicazione del prodotto. Soprattutto, però, la sfida sarà quella di imparare ad adottare nuove metodiche di indagine per la dimostrazione dell'effetto fisiologico degli integratori: non possiamo usare solo i metodi classici propri del farmaco, ma vanno sondate nuove tecnologie, a partire dalla metabolomica, che ci consentano di avere maggiori riscontri sulla reale efficacia di questi prodotti”.
Nicola Miglino