Scovare contaminazioni batteriche negli alimenti sfruttando la luce e i colori in maniera da fornire strumenti pratici di misurazione sia a livello industriale che domestico. Risultato? Cibo più sicuro e crollo dello spreco alimentare. A questa rivoluzione tecnologica, che fa perno su materiali ben noti in fisica quali i cristalli fotonici, sta lavorando un team interdisciplinare formato da ricercatori del centro Iit (Istituto italiano di tecnologia) per le nanoscienze e tecnologia di Milano, del gruppo di nanochimica all’Iit di Genova e del dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Paternò, coordinatore del progetto.

In Europa, Salmonella e Campylobacter, due tra i batteri maggiormente responsabili di infezioni trasmesse dagli alimenti, stanno diventando sempre più resistenti alla ciprofloxacina, l’antibiotico più comunemente utilizzato in questi casi.

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