Aifa, rischio interferenze della biotina con alcune indagini di laboratorio

25 Giugno 2019

In un comunicato l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) avvisa che sono stati segnalati casi di interferenza della biotina con alcuni test di laboratorio. In particolare, “è stato osservato che nei pazienti che assumono biotina si possono riscontrare risultati erroneamente alti oppure erroneamente bassi per alcune indagini di laboratorio clinicamente rilevanti. Tali risultati non attendibili possono portare a una gestione inappropriata del paziente o a una diagnosi errata. Per esempio, un risultato falsamente basso per la troponina può portare a una mancata diagnosi di infarto, con implicazioni cliniche potenzialmente gravi. La biotina può anche determinare dei risultati per i test della tiroide che mimano la malattia di Graves, e comportare quindi un trattamento non necessario con farmaci antitiroidei”.

Ai medici si raccomanda pertanto di chiedere regolarmente ai pazienti se stanno assumendo biotina prima di prescrivere indagini di laboratorio e ai farmacisti, contestualmente alla dispensazione di medicinali o integratori a base di biotina come monocomponente o in associazione, di informare sempre i pazienti sul rischio di interferenza.

“La biotina” conclude il comunicato “è una vitamina idrosolubile appartenente al gruppo B, utilizzata nel trattamento del deficit di biotina, nel trattamento di alcune malattie della pelle o in nutrizione parenterale come supplemento vitaminico. La biotina è contenuta anche in alcuni integratori alimentari per cui le medesime cautele vanno seguite anche nel caso di assunzione di questi preparati”.

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…