Sicurezza alimentare: in Ue, preoccupazione solo per un cittadino su cinque

01 Luglio 2020

Solo un cittadino europeo su cinque considera la sicurezza alimentare la preoccupazione principale nello scegliere i cibi, eppure gli alimenti non sicuri contenenti batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche nocive provocano più di 200 malattie che vanno dalla diarrea al cancro. Questi sono alcuni dei dati presentati da Efsa (European food safety authority) in occasione della Giornata mondiale della sicurezza alimentare 2020 tenutasi lo scorso 8 giugno.

Tre le direttive su cui Efsa ha deciso di concentrare l’attenzione per il prossimo futuro: attuazione dell’approccio “salute unica globale”, sistemi alimentari sostenibili e condivisione della responsabilità in materia di sicurezza alimentare.

La base dell’approccio “Salute unica globale” è che la salute delle persone è legata alla salute degli animali e dell'ambiente. Animali malati e un ambiente degradato finiscono per avere un impatto sulla sicurezza degli alimenti e hanno ripercussioni sulla salute delle persone.

"La pandemia Covid-19 ci richiama tempestivamente ai pericoli da agenti patogeni e all'importanza delle buone prassi igieniche", sottolinea Bernhard Url, direttore esecutivo dell'Efsa. "Sebbene il cibo non sia fonte o veicolo di trasmissione dell’infezione, l'emergenza ha dimostrato in modo fin troppo drammatico l'impatto che queste malattie possono avere sulla salute pubblica e sul benessere socio-economico. Le agenzie dell'Ue, tra cui l'Efsa, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l'Agenzia europea per i medicinali (Ema), insieme alla Commissione e ai nostri partner negli Stati membri, stanno attuando l’approccio per una salute unica globale nell'Ue. Ciò migliora l'individuazione precoce e il monitoraggio per combattere le minacce derivanti da infezioni zoonotiche resistenti agli antimicrobici, da batteri patogeni presenti su frutta e verdura da suolo o acqua contaminata e da alimenti di origine animale”.

Per quanto riguarda la sostenibilità dei sistemi alimentari, Efsa sottolinea come mantenere il suolo, l'aria e l'acqua puliti e adatti alla vita è fondamentale. Prioritario anche ridurre l'uso di pesticidi. Gli stessi cambiamenti climatici possono influenzare i nostri ecosistemi con conseguenze sulla sicurezza alimentare e l’alimentazione. Avvisi tempestivi su una serie di rischi che emergono o aumentano a causa del cambiamento climatico, come nuovi patogeni delle piante, biotossine emergenti, agenti patogeni che causano malattie, sono essenziali per proteggere l’approvvigionamento alimentare e l’ambiente. Anche le variazioni di temperatura e umidità possono influire sulla qualità del suolo con conseguenze sul contenuto nutrizionale delle colture.

Inoltre, la sicurezza della filiera alimentare è influenzata dal modo in cui l'uomo tratta gli animali, in particolare quelli destinati alla produzione di alimenti. Fattori di stress e condizioni di scarso benessere possono avere come conseguenza una maggiore predisposizione alle malattie negli animali.

Per quanto riguarda condivisione e cooperazione così conclude Url: “Non c’è dubbio che la sicurezza alimentare in Europa sia responsabilità comune. La cooperazione non solo aiuta a condividere la mole di lavoro e le risorse necessarie, ma fornisce anche la rete per canalizzare le informazioni e le migliori prassi in modo che tutti in Europa possano beneficiare del sistema dell’Ue. Per esempio, le buone pratiche igieniche nel settore alimentare e agricolo contribuiscono a ridurre l'insorgenza e la diffusione di malattie veicolate da alimenti. L'educazione alla sicurezza alimentare aiuta i consumatori a fare scelte informate e sane e a esigere disponibilità di alimenti più sicuri. Se intensifichiamo ulteriormente la nostra cooperazione con le istituzioni europee, i nostri partner nazionali e internazionali e tutti i nostri numerosi portatori di interesse, dagli scienziati e consumatori ai produttori alimentari e alle organizzazioni della società civile, potremo continuare a fornire alimenti non solo sicuri ma anche più sostenibili per l'Europa, adesso e in futuro".

Nicola Miglino

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…