Sciolto ogni dubbio: una dieta a forte capacità antiossidante protegge dal cancro

01 Ottobre 2019

Una dieta a forte capacità antiossidante protegge dal rischio cancro, in particolare di colon retto, stomaco ed endometrio. La conferma giunge da una metanalisi appena pubblicata su Critical reviews in oncology/ematology che, per la prima volta, ha voluto mettere un po’ d’ordine rispetto a diversi studi pubblicati negli ultimi anni sull’argomento, con risultati non sempre concordanti.

Sono stati passati in rassegna 19 studi, 8 prospettici e 11 caso-controllo, per un totale di circa 720 mila persone coinvolte e 16.159 casi di tumore. In tutti gli studi il parametro di riferimento era la D-Tac, (Dietary total antioxidant capacity), un indice della capacità di un alimento di agire sui radicali liberi circolanti, misurata con diverse metodologie (Frap, Teac, Trao, Orac).

“Il consumo di frutta, verdura, caffè, cioccolato, bacche, vino rosso, cereali integrali e altri alimenti ricchi di antiossidanti è stato associato a una riduzione della probabilità di comparsa di diversi tumori piuttosto comuni, in particolare quelli che colpiscono il tratto digerente, principalmente grazie alla capacità di ridurre i danni al Dna causati da specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto” sottolineano gli autori.

“Alcuni studi hanno riportato un'associazione inversa tra la capacità antiossidante totale della dieta e il rischio di cancro, mentre altri non sono riusciti a trovare alcuna correlazione significativa. Per quanto a nostra conoscenza, il nostro è il primo tentativo di riassumere i dati a disposizione con risultati inequivocabili: D-tac, pur ottenuto con diversi metodi, è inversamente associato al rischio di cancro. Un effetto protettivo soprattutto sul carcinoma del colon-retto, dello stomaco e dell'endometrio. L’effetto è dose-risposta: un aumento di 10 mmol/die di Frap (Ferric reducing ability of plasma) e un aumento di 5 mmol/die di Trap (Total radical-trapping antioxidant parameter) e Teac (Trolox equivalent antioxidant capacity) sono stati associati rispettivamente a una riduzione del 9, 17 e 14% del rischio di cancro”.

Per fare alcuni esempi pratici, 200 g di mora, frutto ad altissima capacità antiossidante, equivalgono a 10,3 mmol Fe2+ di Frap, il che significa che un consumo giornaliero di 200 g di mora riduce del 9% il rischio di sviluppo del cancro. Altro esempio, gli spinaci, la verdura a più alta capacità antiossidante: 200 g/die di spinaci (5,38 mmol Fe2+ di Frap) riducono il rischio del 4,5%.

“Nella nostra revisione della letteratura abbiamo anche potuto verificare come un maggior consumo di frutta e verdura o comunque una dieta con elevata capacità antiossidante si associ a una migliore prognosi in chi è già malato di cancro, evidenziando così un effetto favorevole sia in prevenzione che in corso di trattamento”, concludono gli autori. Infine, l’assunzione di antiossidanti attraverso integratori veniva contemplato nel totale del D-Dac e pertanto non è stato possibile estrapolarlo”.

 

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