Fibre e cereali integrali prevengono malattie non trasmissibili

05 Aprile 2019

Chi segue una dieta ricca di fibre e cereali integrali ha minori rischi di sviluppare malattie non trasmissibili. Queste le conclusioni di una revisione sistematica condotta su diversi studi osservazionali e trial clinici degli ultimi 40 anni e pubblicata su Lancet.

I risultati evidenziano una diminuzione del 15-30% della mortalità totale e cardiovascolare tra coloro che consumano i livelli più alti di fibre rispetto a quelli con i livelli più bassi.

Una dieta ricca in fibre riduce anche l'incidenza di malattia coronarica, ictus, diabete di tipo 2 e cancro del colon-retto del 16-24%. Su 1.000 partecipanti, tutto ciò si traduce in 13 morti in meno e sei casi in meno di malattia coronarica.

Inoltre, una meta-analisi dei soli trial clinici sottolinea come l'aumento delle assunzioni di fibre si associ a peso corporeo e colesterolemia più bassi.

La review di Lancet

Lo studio è stato commissionato dall'Organizzazione mondiale della sanità per fornire nuove raccomandazioni circa l'assunzione ottimale di fibre giornaliere e quali tipi di carboidrati offrano la migliore protezione contro malattie non trasmissibili e aumento di peso.

I ricercatori hanno preso in esame 185 studi osservazionali contenenti dati relativi a 135 milioni di anni/persona e 58 studi clinici che hanno coinvolto 4.635 partecipanti adulti. La valutazione è stata fatta su morti premature e incidenza di malattia coronarica, malattie cardiovascolari e ictus, diabete di tipo 2, cancro del colon-retto e tumori associati all'obesità: cancro della mammella, dell'endometrio, dell'esofago e della prostata. Sono stati presi in esame solo studi con partecipanti sani, quindi i risultati, come da loro sottolineato, non possono essere applicati a persone con malattie croniche esistenti.

Per ogni aumento di 8 g di fibre consumate al giorno, decessi totali e incidenza di malattia coronarica, diabete di tipo 2 e tumore del colon-retto sono diminuiti del 5-27%. Anche la protezione contro ictus e cancro al seno è migliorata. Una quantità compresa tra 25 e 29 g/die sembra sufficiente, benché vi siano evidenze che consumi superiori possano dare una protezione ancora maggiore.

Sul fronte cereali integrali, ogni aumento di 15 g/die determina una diminuzione del 2-19% di decessi totali nonché di incidenza di malattia coronarica, diabete di tipo 2 e tumore del colon-retto. Assunzioni più elevate sono state associate a una riduzione del 13% -33% del rischio di malattie non trasmissibili, traducendosi in 26 morti in meno per 1.000 persone e sette casi in meno di malattia coronarica per 1.000 persone.

Lo studio ha anche rilevato che le diete con basso indice glicemico e basso carico glicemico hanno fornito un supporto limitato per la protezione contro il diabete di tipo 2 e ictus, probabilmente, ipotizzano gli autori, in virtù del fatto che tali alimenti possono contenere anche zuccheri aggiunti, grassi saturi e sodio.

 I commenti degli Autori

"I benefici per la salute delle fibre sono supportati da oltre 100 anni di ricerche sulla chimica, le proprietà fisiche, la fisiologia e gli effetti sul metabolismo” concludono gli autori. “Alimenti ricchi di fibre che richiedono la masticazione e conservano gran parte della loro struttura nell'intestino, aumentano la sazietà e aiutano il controllo del peso, influenzando positivamente i livelli di lipidi e glucosio. La rottura delle fibre nel grande intestino da parte dei batteri residenti ha ulteriori effetti ad ampio raggio, compresa la protezione dal cancro del colon-retto.

Lo studio non ha evidenziato rischi associati al consumo di fibra alimentare, mentre gli autori segnalano avvertenze in chi ha bassi livelli di ferro o minerali per consumi elevati di cereali integra che possono ridurre ulteriormente la sideremia.

 

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