La berberina

04 Febbraio 2021

Pubblicato in Guida ai nutraceutici

Giuseppe Derosa
Centro universitario di Diabetologia e Malattie metaboliche, Università di Pavia

 

Alcaloide isochinolonico presente in diverse piante della famiglia delle berberidacee la berberina, può localizzarsi nelle radici, nel rizoma, nella corteccia o nei piccioli. Il suo limite è la biodisponibilità orale: si stima che fino al 90% non venga assorbito. La combinazione con silimarina può ovviare a questo problema, grazie all’azione di contrasto di quest’ultima sui trasportatori che espellono la berberina dagli enterociti. La berberina ha un’azione benefica sul metabolismo glucidico e lipidico. Viene particolarmente suggerita in caso di disglicemia, nel paziente diabetico intollerante alla metformina e in sinergia con monacolina K in pazienti con ipercolesterolemia poligenica. Il dosaggio indicato è di 1.000 mg/die. Ottimamente tollerata, può causare disturbi gastrointestinali quali pirosi gastrica, stipsi, flatulenza, meteorismo.

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