Il ginseng

28 Gennaio 2021

Pubblicato in Guida ai nutraceutici

Marco Biagi
Dipartimento Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente - Università di Siena

 

Pianta medicinale tipica del continente asiatico, ha nelle sue radici la porzione da cui si ricava l’estratto benefico. I principali costituenti del fitocomplesso sono ginsenosidi, polisaccaridi, poliacetileni, flavonoidi e fitosteroli. L’azione sull’organismo viene definita adattogena a indicare una risposta differente a seconda dello stimolo psicofisico. L’attività su fatica e capacità cognitive è confermata da diversi trial clinici. Il meccanismo d’azione coinvolge l’asse ipotalamo-adenoipofisi-surrene esplicata in particolar modo dai ginsenosidi. Il ginseng consente anche una migliore captazione del glucosio e perciò viene utilizzato come ipoglicemizzante in caso di glicemia borderline. Polisaccaridi e ginsenosidi favoriscono anche un’azione immunomudulante. “Tonico e adattogeno” è il claim autorizzato per gli integratori a base di ginseng. Le preparazioni più utilizzate sono quelle in polvere al dosaggio di 900 mg/die e l’estratto secco al titolo almeno del 4% al dosaggio di 200-600 mg/die. Il periodo medio di utilizzo suggerito è di sei settimane. Ben tollerato, ma occhio all’effetto ipertensivo. In assenza di studi specifici se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e allattamento.

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