Oltre un italiano su due controlla il proprio peso mensilmente o quasi (54,1 per cento) e circa uno su quattro con una regolarità almeno settimanale (23,8 per cento), eppure quasi 20 milioni di italiani conducono una vita sedentaria, solo il 5 per cento consuma le 5 porzioni al giorno di frutta e verdura raccomandate dall’Oms e l’obesità è cresciuta oltre l’11 per cento.

Non è importante solo la quantità delle proteine giornaliere assunte ma anche la loro fonte, ovvero se di origine animale o vegetale: ciò può fare la differenza in termini di gestione del peso corporeo, riduzione dell’infiammazione di basso grado tipica dell’obesita e migliore prevenzione delle malattie croniche. Queste le conclusioni di una review pubblicata di recente su Nutrients. A illustrarcela, Yeganeh Manon Khazrai, Claudia Di Rosa e Ludovica Di Francesco dell’Unità di ricerca in Scienze alimentari e nutrizione umana all’Università Campus Biomedico di Roma.

Supplementi dietetici o prodotti nutraceutici hanno dimostrato, al momento attuale, una limitata efficacia nella terapia dell’eccesso ponderale. Al contrario, molti fitoterapici e/o nutraceutici sono in grado di incidere su alcuni parametri quali, per esempio, insulino-resistenza, ridotta tolleranza glicidica e dislipidemie. Sono, dunque, necessari ulteriori studi rigorosi su questo fronte, anche con l’uso combinato di più nutraceutici.

Tre porzioni di cereali integrali al giorno sono sufficienti a ridurre la mortalità cardiovascolare del 20%, quella oncologica del 12% e quella generale del 15%. Pesce, frutta e verdura sono i cibi da preferire per stare bene, mentre bisogna evitare o ridurre drasticamente il consumo di zucchero e grassi saturi. Il tutto condito da una buona attività fisica.

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