L’integrazione con proteine ​​del siero di latte (Wp), abbinata a esercizio fisico di resistenza (Rt), si candida a migliore strategia per contrastare la sarcopenia in età avanzata. A suggerirlo, una metanalisi pubblicata su Nutrients, condotta da ricercatori del Taipei Medical University-Shuang Ho Hospital di Taiwan, che ha messo a confronto le proteine ​​del siero di latte con caseina, carne, soia e proteine ​​delle arachidi. Sono stati identificati 78 studi, per un totale di 5.272 partecipanti.

Un'ampia percentuale di pazienti con ipertensione lieve non ha il controllo ideale della pressione arteriosa a causa della scarsa compliance ai farmaci ed è per questo che si moltiplicano gli studi che hanno come protagonisti specifici alimenti funzionali da poter inserire nelle diete quotidiane come intervento non farmacologico supplementare.

Le proteine ​​del siero di latte stanno incontrando l'interesse di molti ricercatori per le numerose proprietà biologiche intrinseche, partire da quelle antimicrobiche. Negli ultimi due anni, poi, si registra un gran fermento intorno alla lattoferrina, poiché studi in vitro ne hanno dimostrato un'importante attività antivirale anche contro Sars-CoV-2. Per fare il punto, abbiamo rivolto alcune domande a Giovanni Antonini, Professore Ordinario di Biologia molecolare all’Università Roma Tre, nonché presidente dell’Istituto nazionale biostrutture e biosistemi (Inbb), tra gli Autori di una recente review sull’argomento pubblicata sul Journal of functional food.

Con l’aumentare dell’aspettativa di vita in salute una delle sfide più interessanti di questi anni consiste nella prevenzione della sarcopenia, una perdita della massa muscolare scheletrica e della funzione fisica, in termini di forza muscolare o prestazione, che si verifica con l'avanzare dell'età e che è diventata sempre più diffusa. 

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