La caffeina aiuta e perdere peso e a ridurre il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. A suggerirlo, un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet, di Stoccolma, in uno studio pubblicato di recente su Bmj medicine.

Da un punto di vista nutrizionale, il principale contributo alla gestione e alla remissione del diabete, condizione che si verifica quando un paziente non soddisfa più i criteri diagnostici senza ricevere farmaci ipoglicemizzanti, è la perdita di peso, in virtù miglioramenti significativi nella sensibilità all'insulina epatica e muscolare.

Trattare soggetti pre-diabetici con una supplementazione di vitamina D non aiuta a rallentare la progressione verso la malattia, ma può essere utile in chi presenta un’insufficiente secrezione di insulina. Queste le conclusioni di uno studio giapponese da poco pubblicato sul British medical journal che ha voluto fare chiarezza su un tema, quello della correlazione tra deficit di vitamina D e comparsa di diabete, sul quale le evidenze scientifiche sono ancora piuttosto controverse.

Pubblicato nei giorni scorsi su Diabetes & metabolic syndrome: clinical research & reviews uno studio in cui si evidenzia la non inferiorità di un dispositivo medico a base di sostanze vegetali rispetto a metformina su controllo glicemico, peso corporeo e miglioramento dell’insulino-resistenza in adulti obesi con sindrome metabolica (Sm) e diabete di Tipo 2 (T2Dm).

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