L'assunzione di carnitina, preferibilmente attraverso il latte materno, nelle prime settimane dopo il parto favorisce una migliore crescita e una maggiore dimensione del cervello nei neonati molto prematuri. Questi i risultati di un recente studio, pubblicato su Nutrients, frutto della collaborazione di clinici dell’University of Eastern Finland e dell'ospedale universitario di Kuopio. La carnitina ha un ruolo essenziale nel metabolismo energetico con possibili effetti neuroprotettivi. I neonati pretermine, in particolare quelli nati prima di 32 settimane di gestazione, sono a forte rischio di carenza, a causa delle limitate riserve, di una sintesi endogena ancora immatura e dell'insufficiente apporto nutrizionale.

La carnitina è una molecola che facilita il trasporto di acidi grassi a catena lunga attraverso la membrana mitocondriale interna e fornisce il substrato per la loro ossidazione e la successiva produzione di energiaLa supplementazione è raccomandata in primis nei pazienti con errori congeniti del metabolismo e a quelli sottoposti a emodialisi per malattie renali, ma numerosi sono gli studi che hanno valutato l’efficacia di una sua integrazione.

Oltre il 30% dei pazienti con malattia tiroidea fa uso di integratori. Eppure, la classe medica mostra scetticismo totale o non si rivela sufficientemente preparata per discutere con loro di rischi e benefici, sulla base delle evidenze scientifiche che oggi emergono dalla ricerca.

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