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Arjuna, dalla corteccia dell’albero un tonificante per cuore e sistema cardiovascolare

12 Ottobre 2022

Arjuna è un potenziale agente cardioprotettivo appartenente alla famiglia delle Combretaceae. È un rimedio ayurvedico menzionato sin dal periodo vedico in molti antichi testi medicinali indiani e fu Vagabhatta, storico medico indiano dell’8° secolo d.C. che, per la prima volta, sostenne l'uso della polvere di corteccia di stelo nei disturbi cardiaci. Ancora oggi, sulla base dell'esperienza di secoli, il decotto di corteccia di arjuna viene utilizzato nelle aree subcontinentali dell'India per il trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia, della dislipidemia, del dolore anginoso e dell'ipertensione.

Da studi pre-clinici sappiamo che l’arjuna ha un'azione simile alla prostaglandina E2 attraverso l'ipotensione e la vasodilatazione coronarica nell'ischemia miocardica indotta da isoprenalina. Sembra che l'effetto inotropo possa essere dovuto ai glicosidi della saponina, mentre il rafforzamento vascolare e l'azione antiossidante sono dovuti agli Opc (oligomericproanthocyanidins) e ai flavonoidi. I suoi cardenolidi aumentano, inoltre, la forza di contrazione cardiaca, incrementando sia il sodio che il calcio intracellulari.

L'effetto anti-ischemico della polvere di corteccia è stato valutato in 30 pazienti con angina stabile/angina post-infartuale (500 mg Tds): la frequenza anginosa media è diminuita in modo significativo, insieme a una significativa diminuzione della pressione arteriosa sistolica, un miglioramento delle variazioni dell'Ecg e una riduzione dei livelli plasmatici di cortisolo e colesterolo sierico.

In uno studio successivo, 500 mg di polvere di corteccia sono stati somministrati due volte al giorno a 25 pazienti con malattia coronarica (Cad) per tre mesi. In sei casi è stata osservata una riduzione del grado di positività della risposta al test del tapis roulant (Tmt), oltre a un miglioramento della tolleranza all'esercizio e una riduzione della frequenza degli attacchi anginosi e dell'uso di nitrati sublinguali.

Successivamente, in uno studio in aperto, è stato dimostrato che c'era una riduzione del 50% degli episodi di angina, insieme a un ritardo significativo nel tempo di insorgenza dell'angina al Tmt e alla comparsa di alterazioni del ritmo nell'Ecg dopo la terapia con arjuna somministrato in pazienti con angina stabile. È stato inoltre osservato un significativo abbassamento della pressione e dell'indice di massa corporea, con un miglioramento marginale della frazione di eiezione ventricolare sinistra (Lvef) e un leggero aumento dei livelli di lipoproteine ​​ad alta densità (Hdl). Nei pazienti con angina instabile, si è verificata una riduzione insignificante della frequenza anginosa. Questi risultati suggeriscono che la monoterapia con arjuna è abbastanza efficace nei pazienti con angina stabile, ma ha un ruolo limitato nell'angina instabile. Il suo ruolo esatto nella prevenzione coronarica primaria/secondaria deve essere studiato in maniera più approfondita.

In uno dei primi studi dell’utilizzo di questo botanical sull’insufficienza cardiaca congestizia, dieci pazienti hanno ricevuto 4 g di polvere di corteccia di arjuna due volte al giorno per un mese. I ricercatori hanno osservato un miglioramento di classe funzionale, dispnea e benessere generale con diuresi significativa e un calo della pressione sanguigna sistolica e diastolica.  In seguito, l'azione cardioprotettiva dell'arjuna è stata paragonabile alla fluvastatina.

Sono stati segnalati lievi effetti collaterali come nausea, gastrite, mal di testa, costipazione e insonnia. Non è stata segnalata tossicità ematologica, renale o metabolica anche dopo più di 24 mesi dalla sua somministrazione. Tuttavia, alcuni autori hanno notato che la somministrazione di arjuna ha comportato una riduzione della concentrazione dell'ormone tiroideo negli animali eutiroidei, mentre la lipoperossidazione epatica era aumentata.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • Plants of the genus terminalia: an insight on its biological potentials, pre-clinical and clinical studies. Front Pharmacol. 2020 Oct 8;11:561248.
  • Revisiting terminalia arjuna – An ancient cardiovascular drug. Journal of traditional and complementary medicine. Volume 4, Issue 4, October–December 2014, Pages 224-231.
  • Plants used as antihypertensive. Nat Prod Bioprospect. 2021 Apr;11(2):155-184.
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