Negli ultimi anni, sono emerse diverse evidenze sulla capacità di molti fitoterapici e/o nutraceutici di interferire con alcuni parametri legati alla sindrome metabolica, contribuendo così a ridurre lo sviluppo di rischio cardiovascolare. Come discusso recentemente a Bologna, nel corso del congresso nazionale Sinut (Società italiana di nutraceutica), si sta assistendo a una diffusione di questi prodotti, in particolare nel campo dell’eccesso ponderale e del diabete mellito di tipo 2 con obesità.

Negli ultimi 20 anni molte ricerche si sono concentrate sul ruolo dei nutrienti nella prevenzione delle malattie neurodegenerative. Al tema è stato di recente dedicato un numero speciale della rivista Nutrients dal titolo Bioactive natural compounds for therapeutic and nutraceutical applications in neurodegeneration. Ne abbiamo parlato con il Guest editor, Maria Antonietta Panaro, del dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica presso l’Università Aldo Moro di Bari.

"Nutraceutici in età evolutiva" (G.Zuccotti, E. D’Auria, E.Verduci; Edizioni Scripta Manent; 480 pp.; € 100 ) nasce dall'esigenza di offrire evidenze scientifiche dalla letteratura in diversi ambiti clinici, riguardo alla nutraceutica in pediatria, in un contesto attuale dove è molto forte da parte della società la propensione a ricorrere ai prodotti naturali.

Nel corso del recente congresso della Società italiana di medicina estetica, svoltosi a Roma lo scorso weekend, Marzia Pellizzato, esperta di scienze e formulazioni nutraceutiche, ha illustrato gli effetti benefici sulla pelle dei vari componenti attivi presenti negli alimenti.

Pagina 4 di 12
Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…