Ottime performance sul mercato lo scorso anno per vitamine e integratori e tutta la gamma dei probiotici. A segnalarlo, Iqvia, il provider globale di dati, analisi, ricerca clinica, consulenza e tecnologie innovative in ambito sanitario e farmaceutico, che nei giorni scorsi ha anticipato i primi dati delle vendite in farmacia nel 2022. Il segmento commerciale (prodotti da banco senza obbligo di prescrizione, prodotti nutrizionali, integratori, parafarmaci, creme e cosmetici) ha visto un aumento del 7,7% a valori a 11,4 miliardi di euro, con un aumento a volumi del 7,8%. Per vitamine e integratori, +8%, mentre i probiotici hanno visto un aumento di fatturato nell’ultimo anno del 13% a 536 milioni di euro.

L'importanza degli integratori nella prevenzione e cura di molte malattie è un concetto ormai acquisito. Tuttavia, secondo Alessandro Zati, fisiatra e reumatologo, autore de Uso degli integratori in medicina (Minerva Medica; 256 pp.; € 35), faticano a uscire dal quadro categorico di "sostanze di minore importanza" in cui la medicina ufficiale li ha a suo tempo relegati. Forti delle nuove metodiche di purificazione e riproducibilità, gli integratori hanno trovato sostegno in numerosissimi trial di alto livello scientifico. Bisogna conoscerli approfonditamente per assicurare ai pazienti di ogni età tutte le loro potenzialità salutistiche.

Si terrà a Milano il prossimo 25 novembre, presso il Centro congressi Palazzo delle Stelline, una giornata di studio sugli integratori alimentari promossa da Adritelf (Associazione docenti e ricercatori italiani di tecnologie e legislazione farmaceutiche), Afi (Associazione farmaceutici industria) e Integratori & Salute. Titolo della giornata: la qualità degli integratori lungo la filiera.

Secondo il National cancer institute (Nci), la medicina integrativa combinata alle terapie standard validate ha dimostrato di essere un approccio sicuro ed efficace in ambito oncologico. Una serie di casi clinici, recentemente pubblicata su Frontiers in pharmacology, ha valutato un approccio integrativo e multidisciplinare in pazienti con mesotelioma pleurico maligno, mesotelioma peritoneale maligno diffuso, colangiocarcinoma intraepatico e carcinoma mammario che hanno ricevuto un trattamento di supporto integrativo dopo il fallimento dei trattamenti standard o la comparsa di gravi eventi avversi causati dalla chemioterapia antiblastica.

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