I risultati di una metanalisi pubblicata di recente supportano l'uso della supplementazione di cromo per il miglioramento degli indici di controllo glicemico nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e offrono l’occasione per fare un punto sul ruolo di questo nutriente essenziale.

Diabete e Covid-19. Una relazione pericolosa, stando alle evidenze cliniche che annoverato proprio il diabete di tipo 2 tra i maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di polmonite interstiziale.  Il tema è stato posto al centro dell’attenzione in occasione della Giornata mondiale del diabete tenutasi lo scorso 14 novembre. Ne abbiamo parlato con Giovanni Spera, endocrinologo nonché presidente eletto della Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare (Sisdca).

La loro popolarità è in crescita, in particolare tra chi ha l’obiettivo di perdere peso. Un gruppo di clinici americani, però, ne ha voluto verificare, sulla base dei dati oggi disponibili, l’effetto su indici metabolici legati al rischio cardiovascolare. Parliamo della dieta chetogenica e del digiuno intermittente, oggetto di una review da poco pubblicata sull’American journal of medicine. Obiettivo degli autori era raccogliere informazioni e indicazioni sulla base di quanto a oggi noto in merito all’effetto dei due approcci dietetici su obesità, dislipidemia, ipertensione e glicemia.

Il magnesio è un minerale che gioca un ruolo chiave nell'omeostasi dell'organismo, essendo un cofattore di diversi enzimi coinvolti nella maggior parte dei processi cellulari. Alterazioni dei livelli di Mg2+ sono state riscontrare in diverse condizioni patologiche e sono recenti due pubblicazioni che hanno indagato la correlazione tra ipomagnesemia e diabete di tipo 2 da una parte e danno d’organo vascolare dall’altra.

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