Sebbene la maggior parte delle persone possa controllare con successo l'asma utilizzando corticosteroidi per via inalatoria, circa il 10% dei pazienti risulta essere resistente al trattamento. Prove recenti condotte su modelli sperimentali hanno suggerito un legame tra l'assunzione eccessiva di acidi grassi e l'esacerbazione dell'asma, ma i dettagli della relazione erano rimasti sfuggenti. In uno studio recentemente pubblicato sul Journal of allergy and clinical immunology, un gruppo di ricerca dell'Università di Tsukuba ha fatto luce su questa lacuna di conoscenze.

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L'assunzione di vitamina D non sembra garantire una riduzione di attacchi di asma nei bambini o negli adulti. Questa la conclusione di una review Cochrane aggiornata, che ha sostanzialmente ribaltato, alla luce di nuovi dati, le conclusioni della versione precedente.

 

Gli integratori probiotici potrebbero migliorare il controllo dell'asma e la funzione polmonare riducendo al contempo la necessità di utilizzare inalatori rescue, secondo uno studio pubblicato in Annals of allergy, asthma & immunology.

La vitamina D ad alte dosi non si rivela efficace nel prevenire le ricadute di asma e Bpco se non i soggetti gravemente carenti. Questi i risultati di un’analisi post hoc condotta su un sottogruppo di 775 tra i 5 mila partecipanti a uno studio condotto tra il 2011 e il 2013, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo teso a valutare l'effetto di un’integrazione mensile di vitamina D ad alto dosaggio in diversi ambiti clinici.

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