La dieta del gruppo sanguigno segna un nuovo passaggio a vuoto dopo la pubblicazione di uno studio clinico che non ha evidenziato differenze di risposta su parametri antropometrici, metabolici ed ematochimici di una dieta di tipo vegetariano in soggetti in sovrappeso. Tutto nasce da un trial clinico randomizzato pubblicato su Jama Network lo scorso 30 novembre, che ha preso in esame 244 partecipanti, di età compresa tra i 25 e 75 anni e con Bmi tra 28 e 40 Kg/m2.

Nonostante l'evoluzione degli approcci clinici all'obesità e alle sue intrinseche comorbidità, la sfida terapeutica è sempre aperta e tra i diversi strumenti di intervento sta emergendo l'integrazione di melatonina, a dosaggi compresi tra 1 e 20 mg/die. Il razionale biochimico è solido: la melatonina, un ormone pineale, è una molecola associata, in un modo o nell'altro, a tutti i sistemi fisiologici e gioca un ruolo importante nell'omeostasi glicemica, oltre che nella modulazione dell'attività del tessuto adiposo bianco, del metabolismo lipidico e dell'attività mitocondriale.

L'uso di integratori alimentari per perdere peso ha acquisito grande popolarità in questi ultimi anni. La letteratura di supporto è spesso, però, di bassa qualità. Una recente review ha cercato di fare chiarezza definendo efficacia, sicurezza, meccanismi d’azione ed effetti sinergici dei diversi prodotti presenti sul mercato.

Nel mondo, le erbe più comunemente utilizzate per perdere peso sono la Garcinia cambogia, la Camellia sinensis, la Hoodia gordonii, il Citrus aurantium e il Coleus forskohlii.

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