Una recente revisione sistematica e metanalisi pubblicata su Frontiers in drug safety and regulation ha dimostrato che un complesso di sostanze naturali a base di polisaccaridi (Policaptil Gel Retard, Pgr) rappresenta un approccio non farmacologico efficace e sicuro nel trattamento dei fattori di rischio cardiovascolare associati a Sindrome metabolica (SMet) in bambini, adolescenti e adulti.

Diversi modelli dietetici considerati “sani”, come la dieta mediterranea, la dieta Dash o la dieta vegetariana, condividono un consumo quotidiano di frutta e verdura, comprendendo però, anche la frutta a guscio tra gli alimenti chiave. In particolare, il consumo frequente di noci è stato inversamente associato a minor rischio di malattie cardiovascolari in ampi studi di coorte prospettici, riassunti in diverse metanalisi.

Potrebbe bastare una tazza di mirtilli freschi per attenuare l’impatto di pranzi e cenoni delle ultime feste? Probabilmente sì, secondo uno studio pubblicato nei giorni scorsi su Clinical nutrition. I mirtilli da tempo sono sotto osservazione per le proprietà cardioprotettive degli antociani in essi contenuti, ma ora, per la prima volta, se ne dimostra un ruolo nella risposta metabolica a un pasto ricco in grassi e zuccheri.

Pubblicato nei giorni scorsi su Diabetes & metabolic syndrome: clinical research & reviews uno studio in cui si evidenzia la non inferiorità di un dispositivo medico a base di sostanze vegetali rispetto a metformina su controllo glicemico, peso corporeo e miglioramento dell’insulino-resistenza in adulti obesi con sindrome metabolica (Sm) e diabete di Tipo 2 (T2Dm).

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